Banche


Abbiamo dato alle banche il privilegio di creare soldi che poi ci facciamo prestare pagando interessi. 
Non è stupido?

Bitcoin e la tecnologia Blockchain sostengono una quarta rivoluzione industriale.

di Andrew Quentson, 25 Aprile 2016,  Bitcoin Magazine
articolo originale: https://bitcoinmagazine.com/articles/bitcoin-and-blockchain-tech-are-fueling-a-fourth-industrial-revolution-1461599321



È in atto una quarta rivoluzione industriale? I progressi nella tecnologia, lo scambio di informazioni, l'analisi dei dati, il cloud computing, i sensori wireless, i contratti intelligenti, le organizzazioni autonome decentrate e la tecnologia blockchain sembra che stiano causando non solo qualche sconquasso, ma una vera rivoluzione, alimentata dall'invenzione di Bitcoin e della tecnologia blockchain.

Secondo un recente rapporto, quasi il 90 per cento degli 800 esperti intervistati dal World Economic Forum (WEF) ritengono che l' "Internet delle Cose" (Internet of Things - IOT) raggiungerà il punto di non ritorno di 1 trilione di dispositivi collegati entro un decennio. Inoltre, il 58 per cento degli esperti ritengono che il 10 per cento del prodotto interno lordo globale sarà memorizzato su tecnologia blockchain entro il 2025.

Dai garage di giovani brillanti ai giganti dell'innovazione come Intel, è in corso una gara per rendere possibile ciò che ora sembra solo futuristico: il traffico che si gestisce da solo, le luci che operano per conto proprio, auto che comunicano tra loro, stazioni di rifornimento che comunicano con i produttori, frigoriferi che ordinano la cena - e questa è solo la punta dell'iceberg.

La prima rivoluzione industriale è stata in seguito all'invenzione della forza vapore nel 1784; la produzione di massa ha scatenato la seconda rivoluzione del 1870; e l'invenzione di sistemi elettronici e informatici nel 1970 ha portato alla terza rivoluzione. La quarta rivoluzione, che mostra segni di essere a buon punto, potrebbe essere identificata come quella dei "sistemi cyber-fisici".


L'avvento delle macchine intelligenti

Ciò che è andato costruendosi lentamente per due decenni ha iniziato ad accelerare il passo a causa dell'invenzione di valute digitali come Bitcoin ed Ethereum. Queste valute e sistemi, a volte definiti denaro programmabile, consentono alle macchine di avere un loro indirizzo bitcoin, il cui funzionamento, grazie alla natura libera di bitcoin, è simile a quello di un conto bancario. Questo, in combinazione con altre tecnologie, fornisce alle macchine un livello di intelligenza tale da permette loro di gestire e allocare fondi in base a regole stabilite.

Un nuovo studio descrive un modello di business per queste macchine, quello attualmente praticato da una manciata di start-up, tra cui Slock.it . Nel descrivere la necessità delle macchine intelligenti di avere accesso ai dati, e le questioni che emergono a causa delle gestioni centralizzate, lo studio suggerisce una soluzione per la creazione di Organizzazioni Autonome Decentrate (DAO). Per finanziare la creazione di DAO, un gettone (token) viene emesso e scambiato liberamente, gettone il cui valore riflette la produttività del DAO. In questo modo la macchina può accedere ai dati pagandoli direttamente in maniera digitale.

Nella sua fondazione, il DAO è semplicemente codice. Ma questo codice comunica col mondo mediante l'invio e la ricezione di informazioni, agisce ed effettua pagamenti, e perfino pensa - sebbene pensi quello che è stato programmato a pensare - analizzando i dati e prendendo decisioni, secondo le regole, in base alla quantità disponibile ad essere investita e alla natura dell'investimento.


Miliardi che entrano


Secondo un rapporto di maggio 2015 di CNN Money, un piccolo numero di ben capitalizzate aziende della Silicon Valley, un anno fa, era seduto su centinaia di miliardi di dollari a causa delle incertezze della recente recessione. Tuttavia, ora che si prospettano nuove opportunità, pare stiano iniziando ad investire di più per posizionarsi in quello che un report di Cisco del 2013 stima essere un mercato da quasi 15 trillioni di dollari.

Fintech, un sottoinsieme dell'Internet degli Oggetti (IoT) e un termine che raggruppa l'innovazione finanziaria supportata dalla tecnologia, settore nel quale blockchain è in prima fila, ha sperimentato oltre il 60 per cento di crescita nel primo trimestre di quest'anno con un investimento globale di 5.3 miliardi di dollari, in aumento.

I giganti addormentati si sono ancora una volta messi in movimento. Intel è silenziosamente andata in Cina e, con un cambio di passo, ha chiesto ai suoi fornitori di concentrarsi su prodotti IoT. HP ha annunciato una nuova partnership per lo studio del "trasporto intelligente". IBM ha aperto un nuovo centro di ricerca IoT in combinazione con l'Università del South Carolina. Nel frattempo, Microsoft è pronta ad introdurre Azure IoT agli sviluppatori.

Mentre molti componenti sono necessari per costruire questo nuovo futuro, il denaro libero e programmabile è il combustibile che da la forza. Per la prima volta, grazie alle valute digitali, alle macchine è permesso scambiarsi valore, commerciare, negoziare, comprare e vendere. In precedenza, grandi istituzioni centralizzate hanno agito da controllori, richiedendo un'autorizzazione per concedere l'accesso alle proprie infrastrutture, rendendo così difficile, se non impossibile, che le macchine potessero tenere denaro. Bitcoin ha contribuito a cambiare questa situazione.

Uno degli aspetti geniali di Bitcoin è che trasforma il denaro in pura informazione, trasportando il denaro contante nel reame delle macchine, esperte nel gestire, stoccare, manipolare e comunicare le informazioni.

Tuttavia, è come se stessimo posando i cavi di Internet, siamo ancora in fase di costruzione della infrastruttura. Alcuni suggeriscono che le evoluzioni tecnologiche stanno acquisendo una crescita esponenziale che, secondo lo studio del WEF, raggiungerà un punto di svolta entro i prossimi 10 anni, trasformare il mondo e dando vita alla vera rivoluzione delle macchine intelligenti.



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Le risposte alle tue 10 domande su bitcoin

Carte Blanche, 24 aprile 2016 @carteblanchetv
articolo originale: http://carteblanche.dstv.com/bitcoin/



"Bitcoin è una specie di e-mail per i soldi, giusto? Se vi ricordate, eravamo soliti scrivere lettere, ora scriviamo e-mail", spiega l'amministratore di BitGo Inc., Will O'Brien. "Eravamo soliti leggere il giornale, ora leggiamo contenuti online. Allo stesso modo Bitcoin sarà la prossima evoluzione dei servizi finanziari".
Bitcoin è in giro dal 2009, ma sin dal suo inizio e ancora oggi molte persone sono sconcertate da questa moneta digitale. Tuttavia, una volta che si guardano gli elementi fondamentali di questo sistema, l'idea di provare a inoltrarsi nel mondo della criptovaluta fa meno paura. Qui di seguito rispondiamo a 10 domande di base su Bitcoin.


1 - Come vengono creati Bitcoin?

Nuovi bitcoin vengono creati attraverso un sistema denominato "mining". Tuttavia, invece di scavare la terra come si fa con oro o diamanti, è necessario risolvere problemi matematici. Ogni soluzione a un determinato problema matematico viene ricompensata con una precisa quantità di bitcoin.
Va notato che ci sono solo un numero limitato di bitcoin disponibili. Bitcoin venne lanciato con una disponibilità massima di 21 milioni di bitcoin. Ogni quattro anni la quantità di bitcoin data ad ogni ricompensa viene dimezzata, il che significa che la produzione di nuovi bitcoin terminerà entro l'anno 2140. Non si sa esattamente perché il creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, ha optato per un limite di 21 milioni di monete. La regola per la diminuzione delle produzione di monete è scritta nell'algoritmo che determina il funzionamento di Bitcoin, e tale algoritmo è stato progettato per fornire solo 21 milioni di monete in totale.

2 - Chi controlla e regola la rete?

Il sistema è interamente gestito e regolato dagli utenti. Nessuna banca, governo o società ha alcuna influenza nel modo in cui è gestito Bitcoin.

3 - Come faccio ad avere bitcoin?
In primo luogo, avete bisogno di un portafoglio digitale - un programma che si installa sul telefono, tablet o computer. Ci sono diverse applicazioni disponibili, un elenco lo si trova sul sito bitcoin.org (https://bitcoin.org/it/scegli-il-tuo-portafoglio). Una volta che hai impostato il tuo portafoglio (o conto), ci sono diversi modi per ottenere bitcoin:
  • ricevere bitcoin come pagamento se vendete qualcosa online;
  • acquistare bitcoin ad uno borsa bitcoin (kraken.com circle.com coinbase.com bitstamp.com);
  • scambiare bitcoin con qualcuno che conoscete;
  • fare mining.


4 - Come faccio a fare una transazione?

Accedi al tuo portafoglio digitale e scrivi l'indirizzo bitcoin del destinatario (o meglio, fai la scansione del codice a barre con il cellulare), scrivi l'importo da inviare e premi 'invia'. I bitcoin possono essere utilizzati per acquistare oggetti in alcuni negozi on-line, e alcuni ristoranti negli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno iniziato ad accettare pagamenti in bitcoin.

5 - Come faccio a sapere se posso fidarmi di chi mi deve pagare?
Tutti gli utenti di Bitcoin hanno accesso a un elenco che contiene i numeri di conto e i saldi totali di tutti gli utenti. Si può facilmente cercare il numero di conto del vostro compratore nella lista per vedere se in effetti ha soldi. Una volta che il pagamento è stato verificato, apparirà il denaro nel vostro conto e il compratore non sarà più in grado di annullare il pagamento. La verifica richiede pochi minuti.
È vero che gli utenti hanno accesso alla lista dei conti ma questo non significa che si possano visualizzare informazioni personali (come il nome). Bitcoin ha anche una serie di misure di sicurezza che garantiscono che solo gli utenti autorizzati siano in grado di accedere ad uno specifico account. Queste includono più firme digitali (come fosse un codice usa e getta inviato al tuo telefono ed alla e-mail), la crittografia del portafoglio con una password e il backup del portafoglio per assicurarsi di non perdere mai i propri bitcoin.


6 - Bitcoin è anonimo?
No. Tutte le transazioni effettuate attraverso Bitcoin sono registrate. Tuttavia, ci sono modi per aumentare il livello di privacy.

7 - Che dire Bitcoin e le tasse?

Attualmente Bitcoin non è tassato in Sud Africa (e nemmeno in Italia). Tuttavia, le autorità stanno decidendo cosa fare.

8. Cosa determina il prezzo di Bitcoin?

Il prezzo di un bitcoin è semplicemente determinato da domanda e offerta. Se la richiesta di bitcoin aumenta salirà anche il prezzo e viceversa. Il prezzo di un bitcoin non può essere influenzato da instabilità politiche o finanziarie (di una singola nazione).


9. Le transazioni costano?


Dipende dalla transazione. Alcune operazioni richiedono circa l'1% del totale pagato (quando si usa un intermediario), altre transazioni non costano nulla. Spesso è possibile decidere le spese di transazione prima di effettuare un pagamento.


10. Quanto è sicuro Bitcoin?
Attualmente Bitcoin è estremamente sicuro. Tuttavia l'errore umano ha portato a casi in cui i portafogli digitali degli utenti sono state compromessi e i loro bitcoin rubati.


Fonte: Bitcoin.org / Moneyweb


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La prima mail di Satoshi Nakamoto

Questa è una traduzione della prima mail di Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo, persona o gruppo non si sa, inventore di Bitcoin, datata 1 novembre 2008.
Qui c'è copia inglese della mail e delle conversazioni con i partecipanti al forum "The Cryptography Mailing List": https://www.mail-archive.com/search?l=cryptography%40metzdowd.com&q=subject:%22Bitcoin+P2P+e%5C-cash+paper%22&o=oldest&f=1

Testo su bitcoin, contante elettronico P2P
2008-11-01 Satoshi Nakamoto

Ho lavorato su un nuovo sistema di moneta elettronica che è completamente peer-to-peer (P2P), senza bisogno di terze parti.

Il documento è disponibile all'indirizzo:
http://www.bitcoin.org/bitcoin.pdf

Le principali caratteristiche:

  • La doppia-spesa (usare lo stesso denaro due volte in due diverse transazioni elettroniche) è impedita attraverso una rete peer-to-peer.
  • Non esistono entità centrali: zecche o altri fiduciari.
  • I partecipanti possono essere anonimi.
  • Le nuove monete sono realizzate in modo simile alla prova-di-lavoro Hashcash.
  • La prova-di-lavoro per la generazione di nuova moneta serve anche ad impedire la doppia-spesa.
Bitcoin: un sistema di moneta contante elettronica peer-to-peer

Riassunto. Una versione puramente peer-to-peer di denaro elettronico consentirebbe di effettuare trasferimenti di denaro on-line tra un soggetto ed un altro senza l'onere di dover passare attraverso un istituto finanziario. 

Le firme digitali forniscono una parte della soluzione ma i vantaggi principali si perdono se, per prevenire la doppia-spesa, rimane necessario avere una terza parte. Noi proponiamo una soluzione al problema della doppia-spesa utilizzando una rete peer-to-peer. La rete certifica le transazioni memorizzandone l'hash in una catena continua di prove-di-lavoro basate su operazioni di hash, generando un registro che non può più essere modificato senza rifare tutte le prova-di-lavoro. La catena più lunga non solo serve come prova della sequenza di eventi accaduti, ma certifica anche che è il risultato del più grande insieme di potenza di calcolo. Finché i nodi onesti costituiranno la maggioranza della potenza di calcolo della rete, saranno loro a generare la catena più lunga distanziando eventuali aggressori. La rete in quanto tale richiede una struttura minima. I messaggi sono trasmessi al meglio delle possibilità, i nodi possono lasciare e agganciare la rete quando vogliono, accettando che la catena di prove-di-lavoro più lunga sia la testimonianza, la prova, di quello che è successo mentre erano assenti.

Testo integrale (in inglese):
http://www.bitcoin.org/bitcoin.pdf

Satoshi Nakamoto


-
The Cryptography Mailing List


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La crisi bancaria del Kenya è un testamento a favore di Bitcoin

di Michael Kimani, Kenya, 9 aprile 2016 @pesa_africa
articolo originale: https://michaelkimani.me/2016/04/09/kenyas-banking-crisis-is-a-testament-to-bitcoin/



Questa settimana in Kenya, la terza banca in 8 mesi è stata posta in amministrazione controllata per 12 mesi dalla Banca Centrale del Kenya. Il regolatore bancario del paese dice che la Chase Bank del Kenya ha falsificato i suoi risultati e come conseguenza si è innesacata una corsa agli sportelli. La giovane storia bancaria del Kenya è piena di banche che cadono morte sul ciglio della strada. Eccone un elenco:

@Owaah su Twitter:
Ho spudoratamente svuotato il mio conto alla Chase Bank la mattina della corsa agli sportelli. Lo rifarei di nuovo con qualsiasi altra banca. La frode non è patriottismo.

Le vittime sono i singoli clienti, altri finanziatori più piccoli e le imprese di piccole e medie dimensioni. Correntisti sono stati visti in fila a chiedere microprestiti da Rafiki Deposit, una istituzione finanziaria non bancaria che tiene i fondi alla Chase Bank. Nell'ambito di una operazione di pulizia del settore bancario, il Governatore Njoroge ha dato un giro di vite ad altre due banche da quando si è insediato lo scorso anno, la Banca Imperiale e Dubai Bank, rendendo inaccessibili ancora più depositi.

Sta ora mettendo radici una consapevolezza collettiva che mette in discussione lo stato del settore bancario, e porta a ripensare il ruolo dei custodi del denaro. Uno scorcio dello spirito di questi tempi, questo meme sta facendo il giro delle reti keniane:





C'è una nuova banca in città: Sox Bank Limited (Banca Calza) - la tua banca in movimento, nessuna commissione sui prelievi.






Cosa c'è di sbagliato con le banche del Kenya?
La verità è che la crisi bancaria del Kenya deriva dalla fondamentale architettura di come le banche funzionano. L'ingenuo pensiero vi farà pensare che la banca tenga il vostro deposito di 100.000 KES in cassaforte. In pratica, però, quando una banca prende il vostro denaro, voi ne cedete il controllo, e diventate un creditore non garantito che detiene un pagherò della banca. Non vi è garanzia al 100% che la banca avrà i vostri soldi in contanti quando ne avrete bisogno. Con le banconote nel calzino o sotto il materasso, invece, si ha accesso 24/7 al proprio denaro, lo si controlla. La fanfara del passaggio dal contante alla moneta elettronica si sta rivelando non essere poi così bella. Dominic Frisby dice che dovremmo temere un mondo senza contanti.

Gli attuali guai del Kenya fanno parte di uno schema più ampio che si ripete sempre di più in tutto il mondo: la crisi monetaria del 2013 in Uganda, la crisi del sistema bancario di Cipro, il pericolo di default della Grecia nel 2015, la crisi finanziaria del Regno Unito del 2007 e ora il Kenya. Pur essendo a miglia di miglia distanza gli europei, gli ugandesi e i keniani hanno avuto una reazione molto simile perché gli esseri umani, naturalmente, cercano di scongiurare le crisi.

A Cipro:
"Quando i ciprioti hanno appreso la notizia della tassa, hanno iniziato a far la fila ai bancomat per prelevare denaro."

In Grecia:
"le file che si formano alle stazioni di servizio e di fronte al numero sempre minore di bancomat che ancora contengono denaro evidenziano l'entità del disastro che i greci stanno fronteggiando"

In Uganda:
"molti utenti hanno svuotato i loro conti mobili non appena le piattaforme hanno aperto."

In Kenya:
Giovedi i correntisti della Chase Bank sono stati fermati dalle porte chiuse mentre cercavano di ritirare i loro soldi da diverse filiali.


Perché Bitcoin?
Bitcoin è l'unica vera forma di contante elettronico peer-to-peer. Il possesso è la proprietà. Quando si posseggono bitcoin si è in totale controllo del proprio denaro, proprio come succede per il denaro contante. Bitcoin restituisce alla gente il pieno controllo e la proprietà del proprio denaro elettronico, eliminando la necessità di affidarsi ad una banca per depositare e riscattare i propri fondi.

Bitcoin è progettato intorno all'idea di usare la crittografia per controllare la creazione e il trasferimento del denaro, piuttosto che basarsi sulle fiducia nelle autorità centrali.

Mentre sono solidale con i correntisti keniani che ora non possono più accedere al loro denaro guadagnato duramente, sto facendo tesoro di quanto successo. Non possiamo fidarci delle banche con i nostri soldi. Noi, la gente ha bisogno di pensare criticamente su cosa significhi realmente avere un conto in banca, e poi dare un'occhiata a Bitcoin e alla promessa di un domani migliore.


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Perché Bitcoin è denaro lecito

di Jim Rickards, Nasdaq, 11 aprile 2016 @kyletorpey
articolo originale: http://www.nasdaq.com/article/jim-rickards-on-why-bitcoin-is-a-legitimate-money-cm604676



Jim Rickards del New York Times, autore dei best-seller "Guerra delle Valute" e "La Morte del Denaro", ha recentemente parlato del suo ultimo libro, "Una Nuova Ragione per l'Oro", durante un incontro di reinvent.money. Sebbene la conversazione sia stata incentrata maggiormente riguardo il nuovo libro di Rickards, il commentatore economico ha condiviso anche alcune riflessioni su Bitcoin.

Tutto può essere denaro.

In recenti interviste, Rickards ha menzionato Bitcoin come una forma legittima di denaro e alla conferenza reinvent.money ha detto che, di fatto, qualsiasi cosa può essere denaro.

Egli ha dichiarato:
"In vari momenti della storia, le penne sono state denaro, le conchiglie sono state denaro, i dollari e gli euro sono denaro, Bitcoin è denaro, l'oro è denaro, anche l'argento è denaro. Ci sono molti diversi tipi di denaro."

Rickards ha anche affrontato la questione che alcune forme di denaro, come Bitcoin o il Dollaro USA, non sono basati su qualcosa di tangibile. "Ma non è vero", ha detto. "Essi sono basati su una cosa, che è la fiducia. Se siamo convinti che qualcosa sia denaro e siamo tutti d'accordo che effettivamente lo sia, allora quel qualcosa può essere denaro." Anche se Rickards crede che tutto può essere denaro, ha continuato dicendo come alcune forme di denaro siano migliori di altre (agli occhi del mercato).

La vitalità di una moneta è determinata dal mercato.
Rickards ha spiegato che la redditività di ogni forma di denaro è determinata dalle persone che lo utilizzano (o che non lo utilizzano). Egli ha dichiarato, "La domanda è: ci sarà qualcuno che lo accetterà? La stessa cosa accade con Bitcoin, e anche con l'oro". Rickards ha poi aggiunto: "posso affermare che una cosa sia denaro, ma se nessun altro al mondo la vuole, non ha molta utilità."

Come ha spiegato Rickards, la gente può decidere di utilizzare qualsiasi cosa come denaro. Detto questo, ci sono comunque alcune proprietà che rendono una cosa migliore di un'altra in quanto denaro. Queste proprietà sono la portabilità, la divisibilità, la fungibilità e altre.

I governi sono avvantaggiati quando sono loro a definire il denaro.

Uno dei punti chiave di Rickards è che i governi possiedono un grande vantaggio rispetto alle alternative del libero mercato. "I governi hanno un vantaggio perché possono richiedere che le tasse vengano pagate con la loro moneta", ha detto. In altre parole, essenzialmente i governi creano artificialmente un bisogno per le proprie valute: minacciano di punire le persone che non pagano le tasse, le quali sono definite in moneta governativa, e che devono essere pagate al governo stesso. Anche se i governi godono di questo vantaggio, molte monete non sono riuscita ad evitare una perdita di fiducia nel corso degli anni. In particolare, come esempi, Rickards ha ricordato le crisi valutarie successe alle monete della Repubblica di Weimar (Germania), dello Zimbabwe, dell'Argentina e del Venezuela.

Tuttavia Rickards continua a preferire l'oro. Recentemente Rickards ha detto cose buone di Bitcoin, ma non è ancora convinto che sia un'alternativa migliore dell'oro. Egli ha sottolineato nell'intervista uno dei suoi principali problemi con le valute digitali: "Bitcoin è digitale. Se la rete elettrica dovesse scomparire, i bitcoin diventerebbero inutili. Io non sono anti-Bitcoin... ma l'oro non ha le deficienze di Bitcoin e delle valute elettroniche come il dollaro".


Kyle Torpey è un giornalista freelance che ha seguito Bitcoin dal 2011. Il suo lavoro è stato ospitato su VICE, Business Insider, NASDAQ, Keiser Report di RT e molte altre testate.


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Perché guido un gruppo per donne Bitcoin

di Rhian Lewis, Medium, 6 aprile 2016 @rhian_is
articolo originale: https://medium.com/@rhian_is/why-i-run-a-group-for-women-in-bitcoin-dfa8deae0699#.6uie5lgcp





Questa è una fotografia di alcune donne che si fanno una chiaccherata e un drink in un bar di Londra. Potreste sorprendervi di leggere che è anche la fotografia di un gruppo Bitcoin.

Ho fondato "Donne di Londra in Bitcoin" (London Women in Bitcoin) con la mia amica Magda nel 2014. Dai piccoli inizi, siamo cresciute fino a contare più di 100 iscritte, e insieme con il nostro co-organizzatore, Neha (che è uno sviluppatore e co-fondatore di Smoogs, una start-up incentrata su micropagamenti in Bitcoin), abbiamo lavorato duramente per assicurarci di continuare ad attrarre nuovi soci e di offrire contenuti interessanti.

Tra i nostri abbiamo blogger competenti, talentuose sostenitrici di Bitcoin come Magda, amministratrici di alcune delle più attive start-up tecnologiche di Londra, giornaliste di Fintech (la finanza tecnologica) e anche sviluppatrici e altri tecnici che lavorano in ambito blockchain. Ancora più importante, mettiamo a disposizione un ambiente accogliente e amichevole per le donne che potrebbero voler scoprire di più su Bitcoin e le altre cryptomonete o sulla tecnologia blockchain in generale.

Londra è piena di gruppi focalizzati su blockchain: Coinscrum, Proof of Work, Ethereum, Counterparty e MaidSafe solo per citarne alcuni. Allora perché, quando ci sono così tanti gruppi in ambito blockchain e crypto, pensiamo che sia così importante mantenere un gruppo rivolto esclusivamente alle donne? Questa è la domanda che oggi mi gira nella testa, nata da un paio di conversazioni avute la scorsa notte, dopo la fine del nostro incontro meetup.

Così, la storia che l'immagine non racconta è che in seguito, dopo aver parlato di pannelli solari basati su tecnologia blockchain, le cose belle e brutte delle cryptomonete sponsorizzate dai governi, e come a brillare in un concorso di nuove idee, siamo andate al meetup di Londra Coinscrum, dove tutte assieme abbiamo felicemente trascorso il resto della serata chiacchierando con vecchi e nuovi amici fino a quando è arrivata l'ora della chiusura.

Proprio come quasi ogni altro gruppo Meetup interessato al blockchain, Coinscrum tende ad avere molto più uomini che donne agli eventi. Sono super-amichevoli, persone piacevoli che daranno sempre il benvenuto ai nuovi, che fanno discorsi interessanti in un luogo piacevole. Così, quando ieri sera mi è stato chiesto perché sento la necessità di mantenere il nostro gruppo di sole donne, invece di incoraggiare le nostre iscritte a partecipare alle serate miste, ho riflettuto con attenzione.

Alcune donne hanno riferito di esperienze negative a incontri di tecnologia, e in particolare a incontri sulle criptovalute. Personalmente non ho mai sperimentato questo lato negativo. Ho partecipato a dozzine - probabilmente ormai a centinaia - di incontri su Bitcoin, Ethereum e Fintech a Londra e a Berlino. Ho incontrato sempre e ovunque solo un caloroso benvenuto e tutti mi hanno trattata con lo stesso rispetto e gentilezza che io spero di mostrare agli altri. Sono sicura che questo è quello che succede con la maggioranza delle persone.

Ma il problema è la percezione pubblica di Bitcoin come un "giocattolo per uomini bianchi esperti di tecnologia" e il fatto che la maggior parte dei gruppi tendono a essere proprio così. Se sei femmina e stai cercando di scoprire qualcosa sulle criptovalute e la tecnologia blockchain, potresti inciampare nel popolarissimo forum BitcoinTalk e trovare un post da 101 pagine che spiega perché le ragazze non usano Bitcoin. A questo punto potresti probabilmente rinunciare e pensare: "mmmm, interessante, ma non fa per me".

"Non fa per me" è un deterrente potente. In molti casi, "non fa per me" non è nemmeno una reazione cosciente. Gli esseri umani imparano per imitazione, dalla scoperta del fuoco fino ai miliardi che vengono spesi ogni anno in pubblicità e marketing nella (confermata) convinzione che noi ci identificheremo con le persone che vediamo sullo schermo e aspireremo ad essere simili a loro.

E' mia convinzione che trovare giustapposte in una frase le parole "donne" e "blockchain" o "criptovaluta" o "Bitcoin" o "Fintech" sia un promemoria - conscio o subconscio - che invece di essere "non fa per me", questa stupefacente, interessante area della tecnologia "fa per tutti". Alcune donne che si sono rivolte al gruppo solamente per saperne di più hanno confessato che non hanno avuto il coraggio di rivolgersi a un gruppo esclusivamente maschile perché erano intimidite dal dover porre domande da principianti.

(Questa paura è fuori luogo, sono stata in alcuni eventi in cui il 25% erano donne, e alcuni ragazzi ne sapevano meno di quello che pensavo).

Quindi, perché dovrei preoccuparmi se le donne partecipano o meno a eventi o restano coinvolte o imparano a conoscere la tecnologia blockchain? Che importa se non c'è una sola donna che scrive le specifiche o il codice o progetta le applicazioni blockchain? Cosa mi importa? Finchè c'è qualcuno che crea questi strumenti per il nostro futuro a me va bene.

Mettiamo in chiaro una cosa: il blockchain sta rivoluzionando il mondo. Non c'è settore che non sarà toccato da questa tecnologia. Se blockchain ora è davvero, come l'esperienza suggerisce, quello che Internet è stata nel 1995, ci sono enormi cambiamenti in vista.

Ed è la gente che è coinvolta ora, quella dentro fino al collo e che si sporca le mani che deciderà la strada. La gente che in questo momento scrive applicazioni decentralizzate, o che fa brainstorming nei laboratori, è quella che sta plasmando la vita che condurremo tra due o tre decenni.

Non voglio vedere altre donne perdere questa occasione rivoluzionaria solo perché non ne sono venute a conoscenza o perché pensano "non fa per me". E, cosa più importante, non voglio che i prodotti tecnologici che userò in futuro siano scarsi solo perché sono stati pensati e realizzati dalla nicchia demografica più ristretta al mondo.


Se la squadra non è varia, non è una squadra in salute e ci sono probabilità che crei prodotti non funzionanti e utili per tutti. I consumatori ci perderanno così come le società.

Lo vediamo in innumerevoli casi: le cinture di sicurezza dell'auto sono state progettate per il corpo maschile, e sono significativamente meno sicure per le donne in caso di incidente; il più grande produttore di cuori artificiali vende modelli che si adattano all'86% degli uomini ma solo al 20% delle donne; molti smartphone e telecomandi TV sono troppo grandi per essere utilizzati con una sola mano dalla maggior parte delle donne.


E non sono solo le donne quelle che spesso non sono considerate dai team di sviluppo monocoltura: pensate alle società di cosmetici che si rivolgono in modo inadeguato alle donne di colore, le indagini di marketing che forniscono risultati distorti perché i loro giovani creatori hanno rinchiuso l'intero comparto degli over-50 in una sola categoria o le imbarazzanti e fallimentari campagne di marketing studiate da gente di mezza età ma destinate ai giovani.


Ecco, questo è il motivo per cui "London Women in Bitcoin" va avanti. Siamo un complemento agli altri gruppi, non siamo in competizione. Se sentire le parole "donne" e "Bitcoin" assieme in una frase fa alzare l'attenzione della gente, e se almeno una donna sfida la sua voce interiore che dice "non fa per me" e si lascia coinvolgere nella ricerca della tecnologia blockchain, allora ne sarà valsa la pena.

E naturalmente il tutto è anche molto divertente, ho incontrato alcune persone davvero fantastiche per mezzo del mio gruppo e di altri simili in tutto il mondo, molte delle quali sono diventate grandi amicizie. Forse la ragione migliore è proprio questa.


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